Matteo 11:7

Versetti 7-15

Ciò che Cristo disse di Giovanni non era solo a sua lode, ma anche a beneficio del popolo. Coloro che seguono la parola saranno chiamati a rendere conto dei loro miglioramenti. Pensiamo che quando il sermone è finito, la cura sia finita? No, allora inizia la cura più grande. Giovanni era un uomo abnegato, morto a tutti gli orpelli del mondo e ai piaceri del senso. Le persone, in tutte le loro apparenze, devono essere coerenti con il loro carattere e la loro situazione. Giovanni era un uomo grande e buono, ma non perfetto; per questo era inferiore ai santi glorificati. Il più piccolo in cielo sa di più, ama di più, fa di più per lodare Dio e riceve di più da Lui, rispetto al più grande in questo mondo. Ma per regno dei cieli qui si intende piuttosto il regno della grazia, la dispensazione del Vangelo nella sua potenza e purezza. Quale ragione abbiamo di essere grati che la nostra sorte sia gettata nei giorni del regno dei cieli, sotto tali vantaggi di luce e di amore! Moltissime persone furono influenzate dal ministero di Giovanni e divennero suoi discepoli. E quelli che si sforzavano di avere un posto in questo regno, che si pensava non avessero alcun diritto o titolo per ottenerlo, sembravano degli intrusi. Questo ci mostra quale fervore e zelo siano richiesti a tutti. L'io deve essere rinnegato; la piega, la struttura e il temperamento della mente devono essere modificati. Chi vuole avere un interesse nella grande salvezza, lo avrà a qualsiasi condizione, non la riterrà difficile e non abbandonerà la presa senza una benedizione. Le cose di Dio sono di grande e comune interesse. Dio non ci chiede altro che il giusto uso delle facoltà che ci ha dato. Gli uomini sono ignoranti perché non vogliono imparare.

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